Beta-glucano e avena: effetti e benefici sulla salute
Il Beta-glucano, una fibra alimentare viscosa solubile che si trova naturalmente nell’avena e nell’orzo, ha diversi effetti fisiologici benefici e ben studiati che includono la riduzione sia delle risposte glicemiche post-prandiali che del colesterolo sierico.
Studi scientifici sul Beta-glucano dell’avena e dell’orzo
La capacità del Beta-glucano di ridurre la risposta glicemica post-prandiale è stata stabilita nel 2020 da una revisione del gruppo dell’ Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha concluso che è necessario mantenere un rapporto di 4g di Beta-glucano di avena o di d’orzo per 30 g di carboidrati disponibili per ottenere una riduzione significativa di questo parametro. Una revisione successiva lo ha confermato: i Beta-glucani di entrambi i cereali hanno ridotto significativamente la risposta glicemica dopo pasto in tutti gli studi che hanno utilizzato dosi maggiori di 4 g/30 g di carboidrati netti.
Riduzione della risposta glicemica grazie ai Beta-glutani
Un paio di anni prima si era visto, però, che l’aggiunta da 1,7g a 2,5g di Beta-glucano di avena ogni 30g di carboidrati netti all’avena istantanea o a un muffin si era dimostrata comunque utile per ridurre la risposta glicemica del 16% e del 24% a seconda della dose utilizzata. Pertanto, la quantità di Beta-glucano di avena richiesta per ottenere una riduzione clinicamente significativa delle risposte glicemiche post-prandiali non è ancora chiara.
Inoltre, sia l’Efsa che altri Autori hanno incluso studi che utilizzano avena o chicchi d’orzo, fiocchi o farina come fonti di Beta-glucano e va ricordato che ogni grammo di Beta-glucano nell’avena e nell’orzo, rispettivamente, è accompagnato da circa 13 g e circa 11 g di carboidrati disponibili il cui effetto sulle risposte glicemiche e insulinemiche è influenzato in larga misura dalla cottura e dalla lavorazione, creando quindi confusione nei dati.
Effetti del Beta-glucano sulla glicemia
Una recente revisione sistematica e metanalisi di studi sull’alimentazione, che ha incluso 103 confronti di alimenti e pasti per un totale di 538 partecipanti, ha mostrato che il Beta-glucano di avena riduce il glucosio e l’insulina post-prandiale rispettivamente del 23 e del 22% e i picchi incrementali (iPeaks) del glucosio e dell’insulina rispettivamente del 28 e del 24%.
La dose di Beta-glucano di avena, il suo peso molecolare, il consumatore, la forma alimentare utilizzata e la durata dello studio sono stati modificatori dell’effetto di riduzione che si è ottenuto per entrambi i parametri considerati.
È utile nella dieta introdurre farina di avena, cereali di avena e orzo perchè forniscono buone quantità di Beta-glucani.
Sono state trovate risposte dose-dipendenti lineari significative per tutti gli endpoint, con ogni grammo di Beta-glucano di avena ogni 30g di carboidrati netti, mentre le relazioni dose-risposta per la risposta glicemica sono diventate più ripide all’aumentare del peso molecolare del Beta-glucano di avena con un impatto minimo quando il Pm era inferiore a 300 kg/mol e massimo quando era superiore a 1.000 kg/mol.
Tutti i risultati erano simili nei partecipanti con e senza diabete. Per cui è utile nella dieta introdurre farina di avena, cereali di avena e orzo che forniscono buone quantità di Beta-glucani
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Dott.ssa Etta Finocchiaro
Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione