6 Settembre 2021

Postbiotici, nuovi protagonisti della salute dell’intestino

Postbiotici Dietologa Etta Finocchiaro

Che cosa sono i postbiotici

I postbiotici sono dei composti che vengono rilasciati da microrganismi inanimati, quindi da microorganismi che pur non essendo in vita, mantengono le loro funzioni.  Questi microorganismi, tramite la loro attività metabolica, generano i postbiotici, composti in grado di conferire effetti benefici per la salute dell’ospite.

Le proprietà dei postbiotici

Recenti studi hanno dimostrato come i postbiotici, avendo proprietà immunomodulanti che favoriscono la protezione epiteliale, siano considerabili dei preziosi alleati nel campo della salute e della nutrizione umana.

Sentiamo parlare spesso di prebiotici, probiotici e postbiotici, ma facciamo chiarezza: 

  1. Prebiotici: sono fibre e sostanze alimentari che assumiamo con la dieta e determinano la formazione dei probiotici
  2. Probiotici: sono i batteri che compongono il microbiota intestinale
  3. Postbiotici: noti anche come metabiolici, biogenici, o semplicemente metaboliti, sono definiti prodotti o sottoprodotti secreti da batteri vivi o rilasciati dopo la lisi batterica da differenti ceppi di batteri. Alcuni esempi sono acidi grassi a corta catena (SCFA), enzimi, peptidi, vitamine e acidi organici.

Le nuove tecniche analitiche e le nuove scienze come la metabolomica indagano la correlazione che intercorre tra metaboliti e microbiota. I metaboliti, che derivano dalla dieta, vengono messi a confronto con il microbiota e con gli effetti, sul profilo metabolico, del microbiota in condizioni patologiche. Ciò che emerge è come  i postbiotici siano utilizzabili per manipolare direttamente le funzioni del microbiota.

A differenza dei prebiotici, i postbiotici si sono rivelati particolarmente funzionali nei casi di disbiosi. Infatti sono proposti come integratori alimentari in grado di promuovere l’omeostasi intestinale in caso di malattie infiammatorie intestinali. Inoltre l’uso di batteri come i probiotici, in  caso di malattia infiammatoria intestinale , può comportare alcuni rischi per i pazienti, in quanto i batteri vivi  potrebbero attivare l’immunità innata e promuovere di conseguenza l’infiammazione. 

Le funzioni dei postbiotici

Attività antimicrobica diretta ed indiretta.

I postbiotici possono avere attività antimicrobica diretta ed indiretta. Per quanto riguarda l’attivita antimicrobica diretta, studi in vitro riconoscono a composti come acido lattico e batteriocine, la capacità di agire con azione antimicrobica direttamente sull’organismo. L’attività antimicrobica indiretta invece è associata al trasporto di molecole di quorum sensing (QS, in grado di mettere in comunicazione tra loro i microorganismi) e quorum quenching (QQ, in grado di interrompere la comunicazione) (5,6).

Funzione immunomodulatoria locale e sistemica

I postbiotici svolgono funzione immunomodulatoria sia locale che sistemica. Attivano una risposta immunitaria capace di combattere le infezioni e riducendo il grado di infezione della fase acuta. Alcuni dei metaboliti microbici immunomodulatori, sulla base di ricerche, sono istamina, acidi grassi a catena ramificata e SCFA.

Funzioni della barriera epiteliale

Migliorano le funzioni della barriera epiteliale. Dai Bifidobacterium derivano delle sostanze  in grado di promuovere la funzione di barriera riducendo l’infiammazione con meccanismi in fase di studio. Anche gli SCFA, acidi grassi a catena corta che si trovano nei postbiotica hanno il potenziale di modificare la funzione della barriera epiteliale e di mantenerla integra servono ad  aumentare la resistenza transepiteliale e di stimolare la formazione della giunzione stretta in alcune delle cellule epiteliali intestinali.

Funzione di miglioramento del metabolismo sistemico

I postbiotici contribuiscono a migliorare il metabolismo sistemico. Un esempio è il succinato, un intermedio batterico della fermentazione dei carboidrati nonché substrato per la gluconeogenesi intestinale che sembra agire sul controllo glicemico.

Funzioni cognitive e comportamento

I postbiotici possono modulare le funzioni cognitive e il comportamento. I microrganismi possono produrre vari composti neuroattivi, tra cui neurotrasmettitori come serotonina, dopamina, acetilcolina e GABA, e vari composti che possono legarsi ai recettori espressi nel cervello come la serotonina.

Etta Finocchiaro
Dott.ssa Etta Finocchiaro

Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione

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Bibliografia

  1. Aguilar-Toalá, J.., Garcia-Varela, R., Garcia, H.., Mata-Haro, V., González-Córdova, A.., Vallejo-Cordoba, B., & Hernández-Mendoza, A. (2018). Postbiotics: An evolving term within the functional foods field. Trends in Food Science & Technology, 75, 105–114.
  2. Poli, F. M. A. (2017) Microbiota Intestinale, Probiotici e Salute Umana.
  3. Marchesi, J. R., Adams, D. H., Fava, F., Hermes, G. D., Hirschfield, G. M., Hold, G., … & Hart, A. (2016). The gut microbiota and host health: a new clinical frontier. Gut, 65(2), 330-339.
  4. Mayorgas, A., Dotti, I., & Salas, A. (2021). Microbial metabolites, postbiotics, and intestinal epithelial function. Molecular Nutrition & Food Research, 65(5), 2000188.
  5. Blanchet, E., Prado, S., Stien, D., Oliveira da Silva, J., Ferandin, Y., Batailler, N., … & Lami, R. (2017). Quorum sensing and quorum quenching in the mediterranean seagrass Posidonia oceanica microbiota. Frontiers in Marine Science, 4, 218.https://doi.org/10.1016/j.tifs.2018.03.009
  6. Salminen, S., Collado, M. C., Endo, A., Hill, C., Lebeer, S., Quigley, E. M., … & Vinderola, G. (2021). The International Scientific Association of Probiotics and Prebiotics (ISAPP) consensus statement on the definition and scope of postbiotics. Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology, 18,671.