Lo stile di vita, il comportamento sedentario e le abitudini di una dieta occidentale, sono sempre più studiati per la loro associazioni con il cancro. Le più recenti evidenze scientifiche ritengono che più della metà dei tumori che si verificano oggi possono essere prevenuti applicando delle regole allo stile di vita ed in particolare alla dieta e all’attività fisica. È noto che il sovrappeso e l’obesità contribuiscano in modo decisivo sull’incidenza crescente del cancro in tutto il mondo e negli ultimi 20 anni c’è stato un incremento dell’obesità nel mondo superiore al 20%, ma questo andamento può essere modificato con alcuni cambiamenti nei comportamenti della popolazione, e con una migliore formazione attraverso la classe medica e la sanità pubblica.
Particolare attenzione viene dato dal WCRF e dall’AIRC all’attività fisica che è stato dimostrato essere inversamente associata ad un aumentato rischio di più di dieci tipi di cancro, incluso il cancro del colon-retto (e adenomi avanzati), tumori dell’endometrio e carcinoma mammario. Invece il fattore di rischio alimentare più correlato al cancro è l’alcol, sia che venga consumato durante la vita adulta precoce o tardiva, e anche a bassi livelli.
Studi epidemiologici dimostrano che l’inclusione di cibi integrali ed al alto contenuto di fibre e quindi frutta e verdure nelle diete, è associata invece ad una ridotta incidenza di cancro ridotto, in tutte le fasi della vita.
Si ritiene che più della metà dei tumori che si verificano oggi, possono essere prevenuti con una riduzione del sovrappeso e dell’obesità nella popolazione generale.
In particolare sia la qualità degli alimenti che la mancanza dell’attività fisica, contribuiscono in maniera importante alla crescente incidenza del cancro in tutto il mondo.
Quindi l’incidenza della patologia tumorale può essere ridotta sia con i cambiamenti dei singoli individui che con i comportamenti della popolazione, e sia con gli sforzi da parte della sanità pubblica con la diffusione di una solida conoscenza scientifica e di un vero impegno sociale a cambiare.
- Non fumare. Non consumare nessuna forma di tabacco.
- Rendi la tua casa libera dal fumo. Sostieni le politiche che promuovono un ambiente libero dal fumo sul tuo posto di lavoro.
- Attivati per mantenere un peso sano.
- Svolgi attività fisica ogni giorno. Limita il tempo che trascorri seduto.
- Segui una dieta sana: Consuma molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Limita i cibi ad elevato contenuto calorico (alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate. Evita le carni conservate; limita il consumo di carni rosse e di alimenti ad elevato contenuto di sale.
- Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane il consumo. Per prevenire il cancro è meglio evitare di bere alcolici.
- Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini. Usa protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti.
- Osserva scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti.
- Accerta di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon presenti in casa. Fai in modo di ridurre i livelli elevati di radon.
- Per le donne: L’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino. La terapia ormonale sostitutiva (TOS) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso della TOS.
- Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazione contro: l’epatite B (per i neonati) il papillomavirus umano (HPV) (per le ragazze).
- Partecipa a programmi organizzati di screening per il cancro: dell’intestino (uomini e donne) del seno (donne) del collo dell’utero (donne).
Per saperne di più sul Codice Europeo contro il cancro consulta il sito: https://cancer-code-europe.iarc.fr/index.php/it/
Dieta e tumore della mammella
Sempre più attenzione viene posta sul rapporto e il tumore della mammella e la dieta, ma molto di quello
scritto non ha dei riscontri scientifici, per cui il consiglio è quello di consultare sempre e soli siti ufficiali di
istituzioni scientifiche note e studi validi come AIRC/IARC/WCRF.
La prevenzione primaria è uguale a quella per gli altri tipi di tumori e la prevenzione secondaria, quella per
evitare le recidive si raccomanda principalmente di non ingrassare negli anni a seguire e fare attività fisica.
Per quel che riguarda la distribuzione di un pasto adeguato, si raccomanda quello che l’Istituto Europeo di
Oncologia riporta in questo documento
Alimentazione
L’alimentazione moderna, quella alla quale siamo abituati, si è allontanata dalle reali necessità del nostro corpo e del nostro stesso vivere. Cibi industriali, raffinati e ricchi di conservanti, additivi, coloranti, grassi, zuccheri, non sono certo ciò di cui l’organismo ha bisogno per vivere bene.
Ma di questi cibi spesso ci si nutre, trovando molto più comodo fare una rapida spesa al supermercato buttando nel carrello cibi precotti e prodotti industriali piuttosto che ingredienti freschi che potrebbero facilmente essere trasformati in pietanze sane e gustose. O fare un salto in gastronomia a comprare primi e secondi già pronti, o ancora peggio fare sosta veloce per hamburger e patatine.
Si accampano scuse come la mancanza di tempo e quindi la necessità di portare in tavola qualcosa che soddisfi velocemente i gusti di tutti in famiglia. Numerose possono essere le motivazioni che hanno portato a rendere sempre più marginale il tempo dedicato a scegliere il cibo da portare in tavola, fare la spesa, cucinare. Sono motivazioni di tipo personale, ma spesso anche sociale.
La velocità con cui si vive e il gran numero di pasti consumati fuori casa, la cattiva educazione al gusto,la sovrabbondanza di cibi pronti di qualunque tipo che si incontrano a ogni angolo di strada. Tutto questo, se può rendere comodo mangiare, lo ha reso sempre più nocivo per la salute.
Studi scientifici affermano che nelle società occidentali e industrializzate si sta registrando l’aumento dell’incidenza di malattie neoplastiche, degenerative, autoimmuni (come l’Alzheimer, la sclerosi multipla, la celiachia, intolleranze alimentari di ogni tipo), ma anche di cardiopatie, allergie, reumatismi, artriti, diabete di tipo I e steatoepatiti non alcoliche e la sindrome metabolica già in giovane età o disturbi mentali come depressione e autismo.
Tutte queste patologie sono correlate – alcune in modo molto forte – ad una alimentazione scorretta e improvvisata che finisce per essere dannosa e soprattutto ad un danno di un altro organo “scoperto recentemente” il microbiota che è il nostro secondo cervello e che è profondamente alterato da un’alimentazione povera di micronutrienti importanti come gli antiossidanti, i polifenoli, le vitamine, grassi buoni e intossicato dagli zuccheri raffinati industriali dagli acidi grassi idrogenati e dai conservanti chimici , additivi, pesticidi.
Il microbiota che non è altro che l’insieme di batteri che popolano il nostro corpo e soprattutto il nostro apparato digerente è fondamentale per la salute dell’individuo e i profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, riguardo all ‘alimentazione stanno determinando un’alterazione del microbiota che la comparsa delle conseguenti patologie precedentemente elencate.
Il Report 2007 del WCRF, lo Studio EPIC che ha coinvolto le nazioni europee, sono alcuni degli studi che validano e supportano l’importanza dell’alimentazione nelle problematiche oncologiche e degenerative che portano ad un precoce invecchiamento cellulare.
Sappiamo che sostanze che si formano naturalmente nel nostro metabolismo possono danneggiare il DNA e causare tumori, e che il nostro ambiente interno influenza soprattutto il destino delle cellule tumorali e il fatto che possano progredire verso la malattia o abortire.
Così come un seme posto nel terreno germoglierà soltanto se troverà nell’ambiente la giusta quantità di acqua e di sali minerali di cui necessita, e poi progredirà fino a diventare pianta solo se ci saranno sole e nutrimento sufficienti per darle energia, analogamente un tumore progredirà nel corpo umano soltanto se troverà le sostanze che ne stimolino la crescita (i fattori di crescita), se sarà in grado di indurre la formazione di vasi sanguigni che gli portino il nutrimento, e se le nostre difese saranno deboli.
Il terreno di crescita per il tumore, così come per le altre malattie, si sviluppa nel nostro corpo a partire da ciò che mangiamo; cambiare alcune procedure di cottura, diminuire la quantità di cibi industriali consumati e preferire alimenti integrali piuttosto che raffinati, scegliere consapevolmente cosa mangiare sono passi necessari per mantenere il nostro corpo efficiente e sano.
Non è un caso che si continui ad affermare che “siamo quello che mangiamo”.
Facendo riferimento alle raccomandazioni del WCRF e del NCI (National Cancer Institute), che ci ricordano che la dieta ideale anti cancro (ricordiamo che un buon regime alimentare ci protegge anche da molte altre patologie, mantenendoci sani) comprende verdura, frutta, cereali integrali, proteine e latticini a basso contenuto di grassi di buona qualità, basata su ricerche validate e Linee Guida di organizzazioni importanti riconosciute in tutto il mondo scientifico.

Dott.ssa Etta Finocchiaro
Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione