Esame genetico del microbiota intestinale

Programmare il futuro con la nutrigenetica

Oggi è possibile “programmare” il futuro dell’organismo grazie all’esame del profilo di membrana e del microbiota intestinale. I test di ultima generazione di nutrigenetica – attraverso l’esame del DNA – individuano le specifiche necessità alimentari dell’organismo e le alterazioni a cui siamo predisposti.

Come avviene l’esame: il prelievo buccale non invasivo

L’esame DNA/Epigenetica rivela a cosa si è predisposti. Il DNA contiene l’informazione sulla predisposizione dell’organismo a determinate condizioni, stimoli e risposte. Esso è la parte più fissa, più caratteristica di ognuno di noi e non può essere modificata. Nell’epigenetica non si studia tutto il DNA nel suo complesso, ma l’espressione dei geni. Gli snips genetici evidenziano le caratteristiche di ogni persona in termini di carenze e predisposizioni a malattie infiammatorie e metaboliche o allergiche.

Esami genetici per individuare le intolleranze

Attraverso gli esami genetici è possibile identificare le seguenti problematiche

  • Intolleranza al glutine, lattosio e zuccheri
  • Il diabete, il prediabete e la resistenza insulinemica che porta ad un aumento di peso sproporzionato all’ingesta alimentare
  • Stress ossidativo e dei radicali liberi, la predisposizione a sviluppare malattie infimmatorie, malattie legate all’invecchiamento
  • Disbiosi (scatolo che deriva dal metabolismo dei batteri del colon) e indicano che deriva dal metabolismo dei batteri dell’intestino tenue
  • Valutazione profili ormonali: progesterone, estradiolo, cortisolo
  • Citochine infiammatorie TNFalfa, IL1, IL2,IL4,IL6,IL10.IL12 ed altre che valutano lo stato infiammatorio

Inoltre, grazie agli esami fecali è possibile fare diagnosi per le disbiosi intestinali o aumentata permeabilità di membrana come calprotectina fecale, zonulina fecale elastasi pancreatica.

Analisi del profilo di membrana: analisi lipidomica di membrana cellulare (Fat Profile)

L’esame avviene tramite un prelievo di sangue. Si tratta di una nuova frontiera sul mercato della salute fondata sull’esplorazione della membrana cellulare e della sua composizione lipidica che è una scienza che studia la struttura e le funzioni dei lipidi e le variazioni che avvengono nelle varie fasi di malattia. La lipidomica esamina la composizione degli acidi grassi nell’organismo.

Valuta la composizione della membrana cellulare, comprendendo a livello molecolare la sua capacità di trasferire le informazioni in entrata e in uscita. La definizione di una buona capacità comunicativa e funzionale è alla base del buon funzionamento tissutale e di organo.

Analisi del Microbiota intestinale: il nostro secondo cervello

L’esame avviene tramite un campione fecale. Una buona flora batterica è di fondamentale importanza per il regolare funzionamento intestinale. L’alterata composizione della flora (disbiosi) non solo altera l’assorbimento intestinale ma ha delle ripercussioni ad ampio spettro come fenomeni di autoimmunità, infiammazione cronica silente e scompensi neurovegetativi. Ormai è noto l’influenza della composizione del microbiota sia alla base dell’immunità, dell’infiammazione cronica di basso grado delle malattie autoimmuni.

L’analisi del microbiota intestinale individua la composizione dei batteri intestinali attraverso il loro DNA e la presenza di batteri pro-infiammatori o altri carenti che vanno a sovvertire e ad influenzare la salute di tutto l’organismo.

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Etta Finocchiaro
Dott.ssa Etta Finocchiaro

Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione

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